Hanbok: un ponte tra passato e presente.
Dalle origini dell’hanbok al concetto di ‘modern hanbok’ portato in tendenza internazionale grazie agli idols che si fanno portavoce della cultura coreana nel mondo, mostrandone la bellezza ed incuriosendo gli spettatori.
di Joo Yung Son
Ogni paese ha il suo abito tradizionale e la Corea non fa eccezione!
한복 •Hanbok è il nostro abito tradizionale, in Corea del Nord viene definito con il termine 조선옷• Joseonot.
Hanbok esiste da oltre 1600 anni e risale al periodo dei Tre Regni (dal 57 a.C. al 668 d.C.) - Goguryeo, Baekje e Silla.
Le prime tracce dell’uso dell’abito tradizionale si trovano nelle pitture murali delle tombe dei reali di questo periodo.
L’abito è formato da due parti: da una parte superiore chiamata 저고리•jeogori, un indumento dalle maniche larghe indossato sia dagli uomini, lungo fino alla vita, che dalle donne, la lunghezza arriva sotto al seno; il jeogori si lega davanti con due lunghi nastri 고름•goreum.
Gli uomini completavano il loro abito con 조끼•jokki, un gilet, e 마고자•magoja, una simil giacca da portare sopra.
La parte inferiore comprende, per le donne, 치마•chima, un’ampia gonna a forma di campana che offre libertà di movimento e 바지•baji, pantaloni larghi per gli uomini.
Hanbok rispecchiava anche la classe sociale d’appartenenza: difatti i diversi materiali, disegni e colori variavano a seconda di chi li indossava.
Le nobildonne vestivano con hanbok dai colori vivaci e vibranti, di seta o satin, impreziositi con le decorazioni di foglie, fiori, elementi naturali ed erano solite indossare ornamenti di giada, oro e argento.
Le donne delle classi inferiori indossavano hanbok dai materiali più durevoli, come il cotone, i loro abiti erano a tinta unita e la gonna arrivava fino alle caviglie, a differenza di quelle delle nobili che invece toccava per terra.
Lo stesso valeva per gli uomini, i quali indossavano hanbok di cotone e il loro 갓•gat, il cappello maschile, era più stretto rispetto a quello degli alti dignitari.
Quest’ultimi, a seconda del loro grado all’interno della politica, avevano rappresentazioni diverse sui loro hanbok, come tigri e gru.
Fino agli anni ‘60 si era soliti indossare hanbok ogni giorno, ma con l’influenza occidentale che ha impattato sulla vita quotidiana dei coreani questa abitudine si è andata a perdere, limitando l’uso dell’hanbok ad eventi speciali come matrimoni, 돌잔치•doljanchi - la festa di primo compleanno dei figli - e i funerali.
Per celebrare il matrimonio tradizionale, la sposa indossa 활옷•hwarot, abito indossato dalle donne reali durante la dinastia Joseon per le cerimonie ufficiali e più tardi diventò un abito indossato anche dalla gente comune per il matrimonio. Hwarot ha le maniche più larghe, decorate con tre strisce verticali rosse, blu e gialle ed un polsino bianco per coprire le mani; il soprabito è rosso mentre la parte interna è blu.
Recentemente, l’hanbok è entrato nell’immaginario di un gran numero di spettatori grazie alla Hallyuwave con i k-drama storici e gli artisti k-pop di fama mondiale i quali si sono esibiti indossando modernhanbok, una rivisitazione in chiave moderna dell’hanbok tradizionale, per omaggiare la loro madrepatria.
In occasione del loro penultimo singolo, “How You Like That”, le Blackpink hanno girato il video musicale indossando pezzi di modernhanbok dai colori vibranti ispirati alla tradizione, riadattati armonicamente con i loro outfit per dare un tocco fusion.
Un’altra artista che ha catturato l’attenzione di molti è CL con il suo ritorno sulle scene musicali con “HWA”, il singolo che ha presentato al The Late Late Show with James Corden.
Per questa occorrenza ha regalato non solo una performance potente e magnetica mostrando tutto il suo carisma ma sfoggia anche un 두루마기•durumagi un capospalla lungo fino ai piedi.
I 방탄소년단•BangtanSonyeondan, globalmente conosciuti come BTS, hanno portato migliaia di fans a visitare 경복궁•Gyeongbokgung durante la loro suggestiva performance serale di “Idol” per il BTS Week al “The Tonight Show Starring Jimmy Fallon”.
Tutti e sette i membri vestiti in eleganti hanbok neri dai ricami dorati rielaborati secondo lo stile di ognuno di loro. Il Palazzo Reale era una cornice surreale ad una esibizione esplosiva, un salto nel passato che incontra la modernità mostrando una delle bellezze della Corea.
Lo stesso Suga dei BTS con il suo alter ego Agust D ha attinto alla tradizione non solo musicale ma anche visiva per il singolo “Daechwita”.
Gli idols si fanno portavoce della cultura coreana, i loro hanbok sono la sintesi perfetta del connubio fra la tradizione e la modernità del presente.